La costituzione di un’associazione può avvenire sia per Scrittura Privata “autenticata” che per Atto Pubblico. Magari conosciamo tutti la differenza ma, in questo caso mi sento di ribadirla perché è una scelta che abbiamo operato con l’intento di seguire i tre pilastri della Legge 4 del 14 gennaio 2013, e cioè: Autenticità, Veridicità e Trasparenza.

Nell’Atto Pubblico infatti si ha un valore legale ed é dato per certo il contenuto e i soggetti coinvolti nell’atto stesso, peraltro obbligatorio nel caso delle Onlus. L’atto pubblico è spesso un pre-requisito per essere inseriti in registri, albi o elenchi, vedi quelli regionali o ministeriali, o ancora per essere qualificati come destinatari di finanziamenti pubblici, che prevedono questa forma di atto come requisito essenziale.
L’atto pubblico è obbligatorio per ottenere il riconoscimento della personalità giuridica.

Nelle Scritture Private, invece, non c’è autenticazione dal pubblico ufficiale (Notaio o Segretario Comunale) e pertanto in questi casi le associazioni dovranno poi provvedere ad una successiva autenticazione da pubblico ufficiale – Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate, cosa non sempre possibile e tuttavia spesso utilizzata per dare prova dell’esistenza, magari ai fini fiscali.
Anche se per noi è stata un’opzione più costosa, sia in termini economici che di tempo, siamo felici di averla fatta perché offrirà maggiori garanzie e opportunità di sviluppo nel tempo.
Le associazioni di categoria anno parte dell’ampio insieme di enti no profit, ed in particolare di quelli associativi.
La qualifica “di categoria” di un’associazione, dipende dal tipo di attività prevista nello statuto. Solitamente le associazioni di categoria professionale si rivolgono ad una determinata categoria professionale o imprenditoriale, individuata secondo l’attività svolta counselor, amministratori di stabili, ecc.). Una delle principali attività dovrebbe essere quella di diffondere nella cittadinanza la conoscenza sul ruolo sociale ed economico della categoria,
oltre ad organizzare eventi, convegni, gruppi di lavoro, ecc. ecc..
Noi abbiamo scelto di rappresentare e divulgare il processo di lifelong learning (o apprendimento permanente o apprendimento continuo) che avviene anche attraverso le Discipline Evolutive. Questo processo individuale intenzionale che mira all’acquisizione di ruoli e competenze e che comporta un cambiamento relativamente stabile nel tempo, a noi sarà utile anche per l’interpretazione dello Stato Patrimoniale delle Competenze e come strumento per l’allineamento al Quadro Europeo delle Qualifiche (E.Q.F. European Qualification Framework). I nostri Facilitatori, professionisti che hanno avuto percorsi teorico esperienziali con diversi strumenti evolutivi, potranno agevolare alcuni passaggi di vita e svolgere determinate mansioni utilizzando tecniche e discipline diverse. In un mondo di competenze perlopiù verticali (hard skills) iniziano ad essere valorizzate e richieste competenze orizzontali (soft skills) che faranno la differenza.

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.“ — Charles Darwin

Crediamo fortemente che in questo periodo di grande trasformazione ognuno di noi avrà bisogno di evolvere e magari di cambiare lavoro, professione, azienda, ruolo. Conoscere e argomentare le proprie Conoscenze, Abilità e Competenze sarà sicuramente un vantaggio
per far emergere la propria identità e, perché no, farsela riconoscere dall’unico in grado di farlo: il nostro cliente, a volte anche interno, aziendale.
Al servizio di chi? Ogni utente, ogni cliente, anche se a noi piace chiamarli persone, individui, ha diritto al miglior servizio possibile, al 100%.

Un mio insegnante diceva spesso: “Ogni cliente ha il professionista che si merita!” …Beh, noi vogliamo offrire le maggiori garanzie di Autenticità, Veridicità e Trasparenza.

Noi iniziamo da qui!

Buon inizio a tutti.