Ogni volta che mi vien chiesto di parlare di Costellazioni Familiari è come se fosse la prima: se per tante altre pratiche di cui ho parlato nel corso della mia vita è stato facile e fisiologico arrivare a una definizione stabile nel tempo, rispetto alle Costellazioni questo non mi è ancora possibile. Credo faccia parte della loro intrinseca bellezza.
Possiamo, con estrema semplicità, definire le Costellazioni come un modo di rappresentare un tema di qualsivoglia natura. La peculiarità di questo tipo di rappresentazione è che i vari elementi che compongono il tema hanno la possibilità di svelarsi e di evidenziare dinamiche, blocchi e altre peculiarità che li coinvolgono e che incidono sul tema che si è scelto di rappresentare.
La bellezza di questo lavoro è che può essere svolto a più livelli, per cui è possibile lavorare sulle funzioni di un’azienda così come sulle dinamiche profonde del proprio sistema familiare per arrivare alla propria anima o al proprio Sé superiore.
Le Costellazioni si svolgono su piano di amore, accoglienza e non giudizio, dove ciò che è può manifestarsi in libertà e l’unico limite è la disponibilità del cliente ad accogliere ciò che è mettendo da parte tutto il resto.
Poniamo, per esempio, che un cliente porti come tema la sua difficoltà ad avere successo professionalmente. Il Costellatore (chiamato anche “conduttore” o “facilitatore”) chiederà al cliente alcune informazioni sulla dinamica esatta e sul suo sistema familiare di provenienza (ovvero la famiglia in cui è nato), quindi gli chiederà di scegliere, tre le persone presenti in sala, delle persone che rappresentino delle persone specifiche. Per esempio, potrebbe chiedere al cliente di scegliere un interprete che rappresenti suo papà, uno che rappresenti sua mamma, piuttosto che uno che rappresenti il suo successo professionale, e così via.
Una volta scelti gli interpreti, questi prenderanno posto all’interno dello spazio loro riservato e, assecondando il loro sentire, andranno a costruire una scena. Qualcuno potrebbe volersi avvicinare o allontanare all’altro; qualcun altro potrebbe guardare fisso in un punto. Qualcun potrebbe sentire il bisogno di pronunciare una frase.
Ecco che questi interpreti, pur senza conoscere minimamente il cliente e la sua storia, saranno in grado di aiutarlo a vedere qual è la dinamica sottile che sottende il suo tema.
Una volta vista la dinamica, il cliente avrà la possibilità di prenderne piena consapevolezza e di agire per riportare ordine.
Esistono tanti “stili” di conduzione delle Costellazioni, ognuno con le sue peculiarità.
Ciò che mi ha sorpreso la prima volta che ne ho vista una (e che continua a sorprendermi ancora oggi) è quella sensazione di autentiticità essenziale che accompagna ogni rappresentazione, quella bolla fuori dallo spazio, dal tempo e dal giudizio dove si sperimenta qualcosa che si sente indubbiamente autentico e che si ha finalmente la possibilità di ricordare.
Per me le Costellazioni hanno rappresentato un importante punto di svolta. Ogni volta che partecipo a una Costellazione mi rendo conto di ricordarmi di me. Ad ogni rappresentazione abbiamo la preziosa possibilità di svelare qualcosa di noi e di elevarci a un nuovo livello di consapevolezza. Ecco perché sarebbe riduttivo considerare le Costellazioni come un mero strumento di risoluzione dei problemi della vita quotidiana.
Ho incontrato le Costellazioni mentre lavoravo profondamente su di me per prendere in mano la mia vita. Qualche anno dopo sono diventate parte essenziale della mia professionalità, tanto che ho scelto di dedicarmici a tempo pieno con profondo rispetto e spirito di servizio per accompagnare chiunque lo desideri a percorrere la sua strada verso l’evoluzione personale.
È un’esperienza che consiglio a tutti coloro i quali sentano di voler vivere la propria vita in maniera autentica e con piena responsabilità al servizio dell’Amore.